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Approvato dalla giunta il progetto “Scuole Sicure 2024” con un team di esperti e un polo educativo mobile a contrasto del consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani

Educazione e Politiche giovanili Comunicati stampa

Approvato dalla giunta il progetto “Scuole Sicure 2024” con un team di esperti e un polo educativo mobile a contrasto del consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani

È stato approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Vivibilità urbana e alla Protezione civile, Carla Palone, il protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune di Bari relativo al progetto “Scuole Sicure 2024”.

Il Ministero dell’Interno ha finanziato 14 Comuni capoluogo di Città metropolitane: Bari si è aggiudicata l’importo di 61.863,11 euro, da impiegare per la realizzazione di progettualità volte alla prevenzione e al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. L’intervento del Comune di Bari sarà incentrato su un approccio formativo/informativo, che prevede il coinvolgimento di un team di esperti composto da psicologi, educatori, operatori sociali che sarà affiancato dal personale del Corpo di Polizia locale. Sarà inoltre allestito un “ufficio mobile” da 9 posti, con serigrafia per la comunicazione istituzionale del progetto. Le iniziative si svolgeranno sul territorio degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado entro il termine dell’anno scolastico 2024/2025. È stata già acquisita disponibilità degli istituti Marco Polo, De Nittis Pascali, Margherita, Santarella De Lilla, e si valuterà il coinvolgimento di altre scuole.

“Questo progetto rappresenta un importante segnale di attenzione ai nostri ragazzi, che devono comprendere quali siano le tante e terribili conseguenze legate all’uso delle droghe - ha dichiarato l’assessora Carla Palone -. Entreremo nelle scuole per spiegare i pericoli legati all’abuso di sostanze stupefacenti: il focus sarà l’educazione stradale a tutto tondo, grazie anche a strumenti innovativi che potranno far toccare con mano agli studenti cosa succede quando ci si mette alla guida di un mezzo sotto effetto di droghe. Con un camper brandizzato ci fermeremo all’esterno delle scuole e i giovani potranno provare un’esperienza di guida dopo avere assunto droghe, avendo a disposizione visori e simulatori in realtà virtuale. Un esperimento che certamente non dimenticheranno”.

“Non possiamo che apprezzare e incentivare questo tipo di progetti - ha sottolineato l’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola - perché si rivolgono ai nostri giovani studenti che, in età adolescenziale e in tutte le fasi della loro crescita, devono trovare nella scuola non solo un luogo in cui apprendere nozioni, ma soprattutto occasioni e ispirazione per costruire quel bagaglio etico e civico che li accompagnerà per tutta la vita”.

 

IL PROGETTO

Il Comune di Bari, per il tramite della Polizia locale, si propone di intervenire secondo tre linee strategiche. La prima linea di intervento ha lo scopo di coinvolgere esperti del settore (psicologi, educatori, operatori sociali) in percorsi formativi ed esperienziali all’interno degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, calibrando l’azione divulgativa sulla fascia 11-18 anni, età critica e statisticamente più importante per l’avvicinamento alle droghe. Saranno realizzati trenta incontri, con il coinvolgimento di 15 gruppi classe. In ciascun gruppo classe, sarà attivato un percorso laboratoriale teorico-pratico articolato in due incontri. Il primo incontro sarà di taglio teorico sull’uso delle droghe e di natura interattiva, con l’obiettivo di sfatare miti o false convinzioni. Sarà somministrato un questionario anonimo, redatto in collaborazione con Asl, volto ad analizzare atteggiamenti, comportamenti e conoscenze degli intervistati, rispetto all’utilizzo di sostanze e alle diverse forme di dipendenza (non solo droghe, ma anche web, gioco d’azzardo, dipendenze affettive e alimentari). Il questionario, inoltre, indagherà aspetti rilevanti connessi alla guida e all’utilizzo di automezzi e veicoli di mobilità leggera, al fine di verificare le conoscenze dei giovani rispetto agli effetti dell’uso di sostanze alla guida e ai limiti alcolemici previsti dalla normativa. Informazioni utili da acquisire anche sul piano statistico. Il secondo incontro avrà invece natura prevalentemente esperienziale e valorizzerà il ricorso a strategie di “gamification”, con l’impiego di una strumentazione innovativa e interattiva, utile a far cogliere ai giovani partecipanti le compromissioni prodotte dall’uso di sostanze, riproducendone gli effetti in condizioni protette e solo simulate, tramite l’impiego di strumentazione digitale o di ausili analogici in grado di riprodurre le alterazioni prodotte a livello sensoriale dall’uso di alcol e droghe.

La seconda linea d’intervento prevede l’acquisto di un veicolo di 9 posti da allestire in modalità ufficio-mobile per consentire, al di fuori delle scuole, l’accoglienza di coloro che siano interessati alla conoscenza “on the road” del fenomeno, anche attraverso la diffusione di materiale informativo e la simulazione con sistemi virtuali delle conseguenze legate all’assunzione di stupefacenti per i conducenti di veicoli. Il mezzo sarà allestito con apposita serigrafia adesiva, in modo da creare un vero e proprio “polo educativo mobile” in grado di diffondere il messaggio della campagna ministeriale in via itinerante.

La terza linea d’intervento prevede un’attività formativa della Polizia locale, con focus sulle nuove droghe, soprattutto sintetiche e di derivazione dall’impiego terapeutico - farmacologico (come il Fentanyl). Sarà realizzato materiale informativo e una campagna di comunicazione - anche social - sui temi legati al progetto.