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Domani la vicesindaca Iacovone al Museo Civico per la presentazione del libro di Nicola Signorile “Concreto. Paesaggi, materie, architetture”

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Domani la vicesindaca Iacovone al Museo Civico per la presentazione del libro di Nicola Signorile “Concreto. Paesaggi, materie, architetture”

Domani, mercoledì 12 febbraio, alle ore 18, al Museo Civico, la vicesindaca Giovanna Iacovone interverrà alla presentazione di “Concreto. Paesaggi, materie, architetture”, il libro del giornalista, critico di architettura e saggista Nicola Signorile pubblicato da Mario Adda Editore. La presentazione del libro è inserita nell'ambito della rassegna Libri&Città, promossa da Lab-City e Libreria Laterza, con il Politecnico di Bari e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bari.

Dopo i saluti di Mariella Annese, architetta e urbanista del Politecnico di Bari, introdurrà e modererà l’incontro Nicola Martinelli, professore ordinario di Urbanistica al Politecnico di Bari). A dialogare con l’autore saranno Antonella Mari, progettista, Sergio Bisciglia, sociologo urbano del Politecnico di Bari e Nicola Cavallera, consigliere dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Bari. Alla

Il volume raccoglie reportage, scritture e saggi che sfidano la retorica della bellezza, difendendo il pensiero critico sul paesaggio e il diritto alla città. Signorile esplora i paesaggi urbani e rurali della Puglia, accompagnato dal fotoreporter Uliano Lucas, e dedica ampio spazio alla città di Bari, analizzandone la storia e le trasformazioni attraverso le testimonianze di noti viaggiatori.

Dall’introduzione del libro:

“Il mercato dei consumi e i modelli di condotta che esso richiede e coltiva - spiega Zygmunt Bauman - si adattano alla cultura dell’azzardo della modernità liquida, la quale, a sua volta, si adatta alle pressioni e alle seduzioni del mercato. (…) Il valore estetico, eterno e “oggettivo” del prodotto è l’ultima cosa di cui preoccuparsi. Né la bellezza è “nell’occhio di chi guarda”. Al contrario il suo luogo è la moda attuale: pertanto essa è destinata a divenire brutta non appena la moda corrente verrà sostituita, il che avverrà di sicuro, e presto. (…). Nella nostra società della modernità liquida la bellezza è andata incontro al medesimo destino subìto da tutti gli altri ideali che in passato hanno alimentato l’irrequietezza e lo spirito di ribellione”.

L’architettura, per sua natura pubblica, è il campo in cui il concetto di bellezza si manifesta con maggiore evidenza. Da un lato, il ritorno all’antico e la dissoluzione della ricerca del Novecento; dall’altro, il fenomeno delle archistar, il cui lavoro si intreccia con il marketing territoriale e turistico. Una dinamica che conferma la diagnosi di Bauman.

Tuttavia, come osserva Rudolf Arnheim:

“La pratica architettonica continua a dibattersi nel dilemma di riconciliare il nostro innato senso dello spazio con la sconsiderata accumulazione imposta dal mercato immobiliare”.

Un incontro per riflettere sul senso dello spazio, sulle trasformazioni urbane e sul ruolo dell’architettura nella società contemporanea.