Impianti termici: sicurezza, risparmio, qualità dell'aria

In tutti i Paesi dell'Unione europea, il settore civile è responsabile della quota maggiore di consumi energetici: in Italia ben il 30% dei consumi energetici totali sono infatti da attribuire agli edifici (abitazioni, uffici, spazi ricreativi, ecc.).
Come è noto il nostro Paese importa la maggior parte dell'energia che consuma dai paesi esteri e ciò influenza pesantemente i relativi costi dei combustibili. Pertanto utilizzare l'energia nel migliore dei modi senza sprechi significa impegnarsi in prima persona per ridurre la "bolletta" energetica della propria abitazione e del proprio Paese.
Ma non è solo una questione economica! Occorre impegnarsi per rispettare gli impegni assunti a livello mondiale per limitare le emissioni dei gas serra che alterano il clima della Terra (Protocollo di Kyoto).
L'ottimizzazione dei consumi produce un tangibile effetto sulla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, in linea con un'idea di "sviluppo sostenibile"; il controllo degli impianti ha effetto sulla sicurezza perché un impianto regolarmente manutenuto è sicuramente un impianto sicuro. Gli impianti termici, regolarmente sottoposti agli interventi di manutenzione imposti dalla legge, funzionano meglio e consumano meno.
Ciò significa due cose: minori costi, perché gli impianti bruciano meno combustibile a parità di calore prodotto, e riduzione dell'inquinamento, perché si limita l'emissione in atmosfera dei gas responsabili dell'effetto serra. In termini ambientali, l'impatto delle caldaie è particolarmente elevato: basti pensare che nei centri urbani le principali cause dell'inquinamento atmosferico sono il traffico veicolare e, nei mesi invernali, le emissioni degli impianti di riscaldamento.
Gli impianti mal funzionanti peggiorano la situazione producendo in quantità superiore anidride carbonica, monossido di carbonio e ossidi di azoto, ossia i principali fattori dell'inquinamento atmosferico.
Quando l'aria è sovraccarica di inquinanti, le Autorità sono costrette a intervenire con provvedimenti di emergenza: il blocco totale o parziale degli automezzi privati, la limitazione nell'accensione del riscaldamento ne sono un esempio. Una serie di rimedi di innegabile disagio per i cittadini, ma che è necessario adottare quando si supera la soglia tollerabile di inquinamento.
La manutenzione della caldaia diventa allora il primo passo, alla portata di tutti, per rispettare l'ambiente e contemporaneamente una garanzia di sicurezza per la propria salute fuori e dentro casa.
Gli impianti termici, infatti, se trascurati e mal funzionanti costituiscono un serio pericolo e possono causare una serie di incidenti domestici rischiosi. Lo scoppio della caldaia, la dispersione nell'ambiente di monossido di carbonio, l'esplosione della canna fumaria sono i pericoli più evidenti, in alcuni casi addirittura mortali, che possono essere causati dal cattivo funzionamento di un impianto. Le norme che impongono l'obbligo dei controlli sull'effettiva manutenzione sono, quindi, un'ulteriore garanzia di sicurezza.

Il Comune di Bari applica in pieno le disposizioni che le leggi a salvaguardia della sicurezza e della salute dei cittadini prevedono, il D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192 e ss.mm.ii. (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia) e il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 (Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici), nel rispetto della tutela dell'ambiente. Desideriamo indicarvi come ognuno di noi può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e del relativo inquinamento ambientale della propria città e dell'intero pianeta e nel contempo ottenere considerevoli risparmi sulla propria "bolletta energetica".

 

EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO: INCENTIVI 2017

Proroga degli ecobonus, aumento degli incentivi e possibilità di cedere il credito: sono solo alcune delle misure per promuovere l’efficienza energetica introdotte o confermate per il 2017. Nell’ambito delle azioni del Programma nazionale di informazione e formazione gli esperti dell’Unità efficienza energetica dell’ENEA hanno preparato un sintetico vademecum sulle agevolazioni in tema di risparmio ed efficientamento energetico per le abitazioni.

Una delle novità di maggiore rilievo previste dalla Legge di Stabilità è la proroga fino al 31 dicembre 2017 delle detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, il cosiddetto Ecobonus.

Gli interventi di efficientamento di parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio sono invece stati prorogati fino al 31 dicembre 2021. In quest’ultimo caso e qualora siano rispettate un insieme di condizioni riportate nel provvedimento, l’incentivo può salire al 70 o anche al 75% del totale delle spese.

Il tetto massimo delle spese detraibili è di € 40.000 per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l'edificio e occorre comunque che vi sia l'Attestato della Prestazione Energetica degli edifici (APE), redatto da professionisti abilitati. L’agevolazione è prevista anche per edifici di proprietà di istituti autonomi per le case popolari e adibiti ad edilizia residenziale pubblica; inoltre, per questa tipologia di lavori, i soggetti beneficiari possono anche cedere il credito (basato sulla spesa sostenuta) ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati con la facoltà di successiva cessione del credito.

Ad oggi rimane esclusa la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari: le modalità di attuazione di tale opportunità saranno presto definite dell'Agenzia delle Entrate.

Un altro capitolo importante riguarda le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili. Agli interventi di ristrutturazione iniziati dal 1° gennaio 2016 è riconosciuta una detrazione del 50% dall'imposta lorda per ulteriori spese documentate sostenute nel 2017 (per un ammontare non superiore ai 10.000 euro), anche relative all'acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, nonché A per i forni e per apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzate all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Per le schermature solari sono stati confermati nel 2017 gli incentivi già previsti fino allo scorso anno da Ecobonus e Conto Termico.

Con la Legge di Stabilità 2017 il Governo si è impegnato a prorogare al 31 dicembre 2019, all’interno del primo provvedimento utile, la detrazione dall’IRPEF del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA sull’acquisto di immobili residenziali dal costruttore, ovvero di abitazioni di classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici.


Link utili:
http://www.italiainclassea.enea.it/strumenti.aspx
http://www.acs.enea.it/vademecum/

 

Per informazioni rivolgersi a:

Sportello Unico per l'Edilizia
Ufficio Energia e Impianti

Via Francesco Saverio Abbrescia, 82-86 - 70121 Bari
Tel: 080/5773136 - Fax: 080/5773131
Email: rip.urbanisticaediliziaprivata@comune.bari.it
PEC: urbanistica.comunebari@pec.rupar.puglia.it

 

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Data ultimo aggiornamento: 23/01/2017