Oinochòe lucana a figure rosse
Funzione: Vaso per versare vino.
Datazione: Fine V secolo a.C.
Attribuzione: Pittore di Amykos.
Misure: altezza: cm 22,8; diametro piede: cm 12,4.
Provenienza: Stazione FSE Carbonara-Ceglie.
Epoca del rinvenimento: 1904.
Luogo di conservazione: Museo archeologico di Bari (inv. 4395).
Descrizione
Decorazione accessoria: all’attacco del collo con la spalla, fascia definita da due linee parallele con ramo d’alloro; in basso, motivo a meandro interrotto da elementi rettangolari con croci trasversali; palmetta all’attacco superiore dell’ansa.
Decorazione principale: scena dionisiaca. Sulla destra, un sileno danzante volge lo sguardo a destra, ripiegando il capo sulla spalla. Con il braccio destre sorregge una grande lira; lungo il braccio sinistro pende un mantello drappeggiato, detto imatio (himation). Subito dietro, una menade reca un lungo bastone coronato da un’efflorescenza in forma di pigna (thyrsos); veste il chitone, in parte coperto dall’imatio; i capelli sono raccolti in una sorta di chignon, trattenuto da una fascia annodata intorno alla nuca.
Il reperto di Ceglie è stato attribuito alla produzione tarda del Pittore di Amykos, ceramografo la cui produzione è attestata tra il 430 e la fine del V secolo a.C.
Bibliografia
- Andreassi G., Radina F. (a cura di), Archeologia di una città. Bari dalle origini al X secolo, Catalogo della Mostra. Bari, Complesso di Santa Scolastica, 6 marzo-23 dicembre 1988, Bari 1988, p. 353
- Marin M. M., Cassano Moreno R., Fornaro A., Chelotti M., Ceglie Peuceta I, Bari 1982, pp. 66-67.
- Trendall A.D., The red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, Oxford 1967, p. 50.