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Questa mattina a Palazzo di Città una delegazione di studenti del liceo Fermi e del liceo francese Blaise Pascal a confronto con l'amministrazione per uno scambio culturale sullo sviluppo urbano sostenibile
Questa mattina la vicesindaca Giovanna Iacovone e l’assessora al Clima Elda Perlino hanno accolto, a Palazzo di città, una delegazione di studenti del terzo anno del liceo scientifico barese Fermi e del liceo francese Blaise Pascal di Segré, in visita in città, per un progetto di scambio culturale su “L’evoluzione del paesaggio urbano in una prospettiva di sviluppo sostenibile”. Gli studenti sono stati accompagnati dagli insegnanti Sophie Menard, Andrè Roland, Rosaria Pasculli e Paola Comunale.
L’iniziativa mira a stimolare la riflessione degli studenti sull’evoluzione dell’assetto urbanistico della città in una prospettiva eco-sostenibile e sulla necessità di tutelare l’ecosistema urbano per difendere il verde e la biodiversità.
La delegazione degli studenti è stata ricevuta dal sindaco Vito Leccese, che ha voluto donare loro un libro sulla città di Bari in lingua francese. “Accogliere oggi a Palazzo di Città giovani studenti italiani e francesi per un confronto sullo sviluppo urbano sostenibile - ha esordito il primo cittadino - è un’opportunità preziosa per ribadire il nostro impegno verso una città sempre più attenta all’ambiente, all’inclusione e al miglioramento della qualità della vita. Bari sta attraversando una fase di grande trasformazione, e la sostenibilità non è più un’opzione, ma una responsabilità collettiva. Il nostro obiettivo è costruire una città che sappia crescere rispettando il proprio territorio, valorizzando il verde pubblico e promuovendo una mobilità più efficiente e meno impattante. Ma la sfida più grande riguarda il cambiamento culturale: per costruire un futuro sostenibile servono conoscenza e consapevolezza. Ed è per questo che il dialogo con le nuove generazioni è fondamentale. Siete voi, studentesse e studenti, a rappresentare il domani della nostra società: il vostro sguardo critico, le vostre idee e il vostro entusiasmo sono la chiave per un cambiamento reale”.
Nel corso dell’incontro ai ragazzi e alle ragazze sono stati illustrati i progetti che la città di Bari ha messo in cantiere in chiave di sostenibilità ambientale e sociale.
“La sostenibilità oggi significa anche riparare i danni che l’uomo ha causato all’ambiente - ha dichiarato Elda Perlino -. Al centro del programma di questa consiliatura c’è la transizione ecologica, non solo come obiettivo, ma come principio guida di ogni scelta di sviluppo. Ogni progettazione deve mettere l’ecologia al centro, con un’attenzione particolare al verde come ecosistema e alla sua funzione sociale, promuovendo giustizia ambientale e climatica. Tra le progettazioni in corso, ereditate dall’amministrazione precedente, rientrano interventi significativi sul verde urbano come il parco Costa Sud e quello sui suoli ex Fibronit, oltre ad iniziative per la mobilità sostenibile, come il potenziamento del trasporto pubblico. Un’ulteriore sfida è la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, che rappresentano un’opportunità ambientale e, al contempo, un nuovo modello di partecipazione e condivisione sociale”.
“Il paesaggio urbano del quale parliamo oggi non è solo l’insieme degli elementi naturali, ma abbraccia un concetto molto più ampio: di fatto è il risultato dell’azione dell’uomo e delle sue scelte - ha continuato Giovanna Iacovone -. Le città sono paesaggi vivi, e tutelare il paesaggio significa proteggere l’ecosistema urbano, preservare la qualità della vita dei cittadini e promuovere uno sviluppo sostenibile. La rigenerazione non è una semplice riqualificazione di edifici o spazi fisici: è un processo più ampio che richiede interventi materiali e azioni immateriali, capaci di trasformare i luoghi e il modo in cui le persone li vivono. È questa la nostra visione: restituire bellezza, funzione e valore sociale ai luoghi che nel tempo hanno subito degrado, ricucire il tessuto urbano e restituire ai cittadini spazi in cui riconoscersi, crescere e fare condivisione”.