Kàntharos apulo sovraddipinto in rosso
Funzione: Vaso potorio.
Datazione: Inizi IV secolo a.C.
Attribuzione: Gruppo Xenon.
Misure: altezza: cm 14,5; diametro orlo: cm 8,3; diametro piede: cm 5,4.
Provenienza: Ceglie del Campo, Via G. Martino.
Epoca del rinvenimento: 1898.
Luogo di conservazione: Museo Archeologico Nazionale di Taranto (8292).
Descrizione
La tazza reca una decorazione sovraddipinta in rosso sul fondo di vernice scura è destinata alla spalla sulla quale, lungo una delle facce, corre un ramo di edera con foglie cuoriformi e bacche, mentre sull’altra faccia un motivo stilizzato di palmette delimitate in basso da una coppia di linee parallele. La parte inferiore del corpo è decorata con baccellatura a stampo.
La brocchetta rientra in una copiosa produzione (Gruppo Xenon) che imita prototipi in metallo ed è caratterizzata dalla presenza dei motivi decorativi realizzati tramite baccellatura del corpo in associazione ai motivi ornamentali sovraddipinti. In base alla forma, la produzione apula della tazza (kàntharos) è stata inquadrata ai primi decenni del IV secolo a.C. Per il reperto di Ceglie del Campo, inoltre, sono state proposte analogie formali e decorative con un esemplare proveniente da Rutigliano che, sulla base del contesto di rinvenimento, è datato tra la fine del V e gli inizi del IV secolo a.C.
Bibliografia
- Labellarte M., Via Giuseppe Martino, in Andrassi G., Radina F. (a cura di), Archeologia di una città. Bari dalle origini al X secolo, Catalogo della Mostra (Bari 1988), Bari 1988, p. 326.