Kýlix apula sovradipinta in rosso
Funzione: Vaso potorio.
Datazione: Metà IV secolo a.C. circa.
Attribuzione: Gruppo del Cigno Rosso.
Misure: altezza: cm 4,6; diametro orlo: cm 16; diametro piede: cm 8.
Provenienza: Ceglie del Campo, Via G. Martino.
Epoca del rinvenimento: 1898.
Luogo di conservazione: Museo Archeologico Nazionale di Taranto (8308).
Descrizione
Vernice nera e decorazioni di colore rossastro. La decorazione interna, sotto l’orlo, è resa con il motivo del tralcio d’edera con bacche; dalla risega superiore verso il fondo, la coppa è decorata con una prima fascia con motivo di girali; segue una coppia di circoli all’interno dei quali, sul fondo, compare il motivo della stella a otto raggi. Esternamente la coppa è decorata con ramo di alloro e bacche.
La tazza (kýlix), lacunosa in diversi punti, rappresenta una delle forme frequenti nella produzione ceramica sovraddipinta in rosso. Ben conosciuta nella letteratura archeologica, la produzione di questi manufatti è documentata a partire dalla fine del V e nel IV secolo a.C. con ritrovamenti frequenti nei centri indigeni ellenizzati, come quello di Ceglie. Indicativa, inoltre, la presenza della stella a più raggi presente nel tondello interno, utile a ricondurre l’esemplare di Via G. Martino al Gruppo del Cigno Rosso, consentendo di porre indicativamente la cronologia del reperto alla metà del IV sec. a.C.
Bibliografia
- Labellarte M., Via Giuseppe Martino, in Andrassi G., Radina F. (a cura di), Archeologia di una città. Bari dalle origini al X secolo, Catalogo della Mostra (Bari 1988), Bari 1988, p. 327.