Anfora apula a figure rosse
Funzione: Vaso per contenere liquidi.
Datazione: 340-330 a.C.
Attribuzione: Pittore di Dario
Misure: altezza: cm 99.
Provenienza: Ceglie del Campo.
Epoca del rinvenimento: XIX secolo.
Luogo di conservazione: Antikensammlung, Staatliche Museen zu Berlin (F 3240).
Descrizione
Lato A
Sulla spalla: Eros seduto tra motivi floreali. Sul corpo: mito di Antigone. Un uomo in armi accompagna una donna con i polsi legati dietro la schiena; vicino alla donna un fanciullo ammantato. Al centro della scena Eracle è in piedi davanti al trono sul quale siede il re Creonte, alle cui spalle avanza un terzo personaggio, in armi; alle spalle di quest’ultimo il giovane Emone. La scena raffigura Antigone, rea di aver seppellito il fratello Polinice contro espresso divieto del re di Tebe, Creonte; a difendere la pietà della fanciulla c’è Eracle. Ai margini della scena compare anche Emone, figlio di Creonte che, invano, tenterà di evitare ad Antigone il tragico destino a cui la spingerà suo padre.
Nel campo figurativo inferiore: giudizio di Paride. Ermete, raffigurato al centro nudo, con capello a falda (pètasos) e calzari, consiglia al principe troiano Paride di scegliere la più bella tra le dee Era, Atena e Afrodite, rappresentate alla sinistra e alla destra dei due personaggi maschili. Le tre divinità sono caratterizzate dai loro attributi iconografici: Era, ammantata e velata, porta un lungo scettro; Atena, seduta, è in armi e indossa l’egida; sulla destra, Afrodite, siede facendosi ombra con un parasole tiene con la mano sinistra; verso di lei vola Eros che reca una corona di fiori, simbolo della vittoria della dea nella disputa divina.
Lato B
Nel campo figurato superiore e inferiore sono raffigurati giovani donne e uomini in gruppi di due o tre, accompagnati da Eros in volo, in scene di corteggio. In questa rappresentazione il tema della giovinezza e della bellezza completa la scena principale nella quale viene rappresentato il giudizio di Paride.
Decorazione accessoria: al mezzo del corpo del vaso si svolge una fascia decorata con animali fantastici, grifoni e sfingi, insieme a leoni, pantere e cervi affrontati. Lo stesso motivo è presente in un altro reperto della collezione Koller (F 3239) proveniente da Ceglie, ora al Museo Puskin Museo di Mosca.
Le due anfore di Ceglie a Berlino (F 3240) e Mosca (F 3229) sono attribuite al Pittore di Dario, che prende il nome da un celebre cratere a volute rinvenuto a Canosa e ora esposto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Questo artigiano fu tra i più importanti della produzione apula a figure rosse; attivo tra il 340 e il 320 a.C., produsse vasi di grandi dimensioni, caratterizzati da uno stile elaborato.
Bibliografia
- Kästner E., Saunders D., Gefährliche Perfektion: antike Grabvasen aus Apulien. Kurzführer durch die Ausstellung, Berlin: Antikensammlung, Staatliche Museen zu Berlin, 2016, pp. 38-39.
- Todisco L. (a cura di), La ceramica figurata a soggetto tragico in Magna Grecia e Sicilia, Roma 2003, p. 450; p. 469, con bibliografia di riferimento.
- Trendall A. D., Cambitoglou A., The red-figured vases of Apulia, Oxford 1978, p. 490, n. 23.
- Furtwängler A., Beschreibung der Vasenammlung im Antiquarium I-II, Berlin 1885, pp. 895-897.
- Gerhard O., Apulsche Vasenbilder des königlichen Museums zu Berlin, Berlin 1845, Taf. VII.