Ceglie del Campo
Ben poco si conosce della antica storia di Ceglie, alle origini era abitata sicuramente da una popolazione Japigia. Il suo nome è stato determinato quasi certamente dalle circostanze rappresentative dal suo territorio sito in tre rialzi collinosi, ricco di caverne nel suo antico sottosuolo. Infatti "Caeliae" vuol dire cava o grotta, oppure fianco, collina.
Nel periodo ellenico si sa che ebbe importanti rapporti commerciali con Taranto ,Brindisi e Ruvo, partecipò alle guerre sannitiche e, nella II Guerra Punica (219 - 208), sembra essersi alleata con Roma per difendere il suolo d'Italia contro gli Africani di Annibale a Canne. Fu quindi eretta a Municipio e godette di tutta la libertà concesse dai Romani alle città italiche.
Il sottosuolo dell'antica Caeliae è ricco di profonde caverne naturali o scavate dall'uomo ove si svolse la cosiddetta civiltà cavernicola e che servirono nell'età storica successiva di rifugio e di nascondiglio a Cenobiti basiliani (monaci profughi dell'oriente). Fu in queste cripte sotterranee, parecchie delle quali in epoca moderna furono trasformate in frantoi, che i monaci basiliani nella successiva epoca Capannicola dipinsero su blocchi calcarei e sulle mura le figure della Madonna di Buterrito e del Campo. Successivamente i benedettini costruirono le Abazie di S. Angelo e S. Nicola delle quali si vedono ancora i ruderi. Molte furono nel Feudalesimo le famiglie di feudatari che emersero, le più importanti delle quali furono: Brisardi, Arcamone, De Angelis (il cui stemma marchesale è ancora esistente) Pappacoda e Filomarino.
Le vicende storiche dell'epoca moderna ebbero - tra l'altro - Ceglie protagonista nelle guerre tra Borboni e il Partito reazionario repubblicano capeggiato da Guglielmo Pepe, circostanze che videro Ceglie molte volte distrutta e poi risorta.
Nel periodo 1825 - 1860 furono costruite le provinciali Ceglie - Carbonara - Bari e Ceglie - Loseto. Venne costruito il nuovo cimitero adiacente alla Chiesa del Casale Buterrito, venne istituita la festa della Madonna di Buterrito e sorsero le Confraternite di Cristo, del Rosario e del Purgatorio, le cui rendite servirono a costituire nel 1879 il primo asilo di infanzia retto da un proprio statuto con finalità di educare ed assistere i fanciulli poveri del paese. Le altre Confraternite della Madonna di Buterrito e S. Michele sono di recente creazione (1908 - 1909). Nel 1860 con la unificazione politica della nazione iniziò a Ceglie una nuova vita amministrativa sotto G. Pancotto, primo sindaco di Ceglie con la nascita del primo governo d'Italia. Seguirono il Sindaco Palella e Nicola Carmosino che costruirono le nuove strade per Canneto - Loseto - Valenzano, sventrarono la Ceglie vecchia per fare confluire tutte le vie principali in "Largo dei gelsi", nuova piazza del paese.
Nello stesso periodo fu aggiunto "Del Campo" al nome Ceglie per distinguerlo dal paese di Ceglie Messapico, anche se indubbiamente più espressiva per l'antica e gloriosa storia di Ceglie sarebbe stata la giunta "Peuceta". Seguirono altre opere pubbliche: lastricamento di Ceglie vecchia, la costruzione del nuovo Municipio nei pressi della chiesa, la torretta dell'orologio, la sistemazione delle strade vicinali del chiancone di Modugno, il restauro della chiesa di S. Maria del Campo, l'impianto della luce elettrica.
Sino al 1928 Ceglie fu un Comune autonomo, poi divenne frazione di Bari, nel 1970 quartiere di Bari e negli anni '80 è divenuta parte integrante della IV Circoscrizione del Comune di Bari e attualmente fa parte del IV Municipio del Comune di Bari.