Agenzia Lotta non repressiva alla Criminalità Organizzata
L'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari (AGECO) nasce nel 2007 e costituisce un'esperienza unica nel panorama italiano.
Il suo obiettivo è condividere una strategia sui temi della legalità e della sicurezza urbana con gli attori istituzionali ed economico-sociali del territorio, co-pianificando gli interventi in materia di prevenzione dei fenomeni criminali, di contrasto agli illeciti, di riuso sociale dei beni confiscati, di educazione alla legalità, di opposizione civile alle culture mafiose attraverso un'azione concertata di impegno sociale.
I partner istituzionali dell'Agenzia sono: la Città Metropolitana di Bari, il Centro per la Giustizia Minorile di Bari, l'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, il Tribunale di Bari, il Provveditorato Regionale per l'Amministrazione Penitenziaria, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del territorio di Bari e l'Università degli Studi di Bari.
Garantiscono il loro supporto concreto, altresì, la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, la Camera Minorile di Bari.
Partecipano alle attività progettuali dell'Agenzia anche la Prefettura di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e le Forze dell'Ordine.
L'Agenzia opera trasversalmente alle competenze delle Ripartizioni sulle seguenti tematiche:
- Analisi e ricerca dei fenomeni criminali sul territorio;
- Attivazione di reti civiche e istituzionali sui temi della legalità e della sicurezza urbana;
- Supporto alla progettazione di interventi di inclusione sociale e di prevenzione della devianza;
- Supporto alla progettazione di spazi e soluzioni nel campo della rigenerazione urbana e della riqualificazione delle periferie;
- Supporto alla definizione di interventi nel campo dell'attivazione sociale e del reinserimento lavorativo;
- Riuso sociale dei beni confiscati;
- Sensibilizzazione ed educazione alla legalità.
I progetti attivati dal 2007 sono:
- Costituzione di parte civile nei processi di mafia: Il Comune di Bari si costituisce sistematicamente come parte civile nei processi alla mafia locale e collabora attivamente sull'antiracket con il Fondo Antiracket Italiano (FAI). Le somme ottenute dai processi sono reinvestite in attività progettuali di educazione alla legalità e di attivazione della responsabilità civica.
- Riuso sociale dei beni confiscati: l'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata cura con la Ripartizione Patrimonio le procedure di ricognizione e destinazione dei beni, definendo, con il tessuto associativo e attraverso avvisi pubblici, il miglior utilizzo sociale in coerenza con quanto disposto dalla Legge 109/1996.
- Survey sulla percezione: la survey sulla percezione della sicurezza a Bari, indaga il fenomeno dell'insicurezza urbana dal punto di vista dei residenti e si propone un'analisi puntuale e dinamica di quali siano le problematiche più avvertite sui singoli quartieri, le cause dell'insicurezza e le aspettative dei cittadini.
- Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie: ogni 21 marzo, il Comune di Bari sostiene l'Associazione Libera nell'organizzazione di questo importante appuntamento annuale. Nel 2008, la Città di Bari ha ospitato la manifestazione nazionale.
- Piattaforma semantica di opinion mining: il Comune di Bari sperimenta l'utilizzo di una piattaforma ICT che incrocia dati provenienti da fonti distribuite in città (polizia municipale, app Bari risolve, videosorveglianza) con algoritmi di opinion mining che analizzano in forma georeferenziata il dibattito pubblico sulla sicurezza sui social network.
- Reputazione in rete: il Progetto, curato in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari, affronta il tema del cyber bullismo, attivando in 18 scuole secondarie di I grado e di II grado della Città, un percorso di approfondimento, formazione ed emersione del fenomeno con docenti, genitori e studenti. Ciascuna scuola attiva al proprio interno un proprio responsabile sul tema, condivide un Manifesto di prevenzione e contrasto al tema della sopraffazione e Bari è dotata di un proprio coordinamento cittadino.
- Crescere nella legalità: mira a garantire ai minori figli di adulti condannati per mafia una crescita sana, così come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti del fanciullo del 1989.
- Progetto IN.C.I.P.I.T. (INclusione dei Condannati Indultati Per l'Integrazione sul Territorio): i destinatari (15) di questo progetto hanno avuto l'opportunità di svolgere un'esperienza di inserimento lavorativo e di conseguire un'autonomia economica proveniente da fonte lecita tale da ridurre il rischio di recidiva.
- Attività sportive, culturali e ricreative a favore dei minori interessati da procedimenti penali ristretti nell'Istituto ‘N. Fornelli' di Bari.
- Fai la tua radio - Radiokreattiva: un progetto che ha visto come protagonisti i ragazzi di scuole a rischio dei quartieri San Nicola e Libertà della città di Bari e a partire dall'anno scolastico 2008-2009 i ragazzi di 9 scuole medie superiori della città. Vengono formati e coinvolti nella costruzione di una redazione di una web-radio. Alle prime tre edizioni del progetto hanno partecipato circa 700 alunni.
- Collaborazioni: l'Agenzia ha rapporti di collaborazione con numerosi centri di ricerca, O.N.G. ed Istituzioni nazionali ed internazionali (Osservatorio Internazionale sulla Giustizia Minorile; Presidenza della Repubblica del Messico; Washington Office on Latin America; Università Commerciale Luigi Bocconi; Agenzia per la rieducazione del minore della Provincia di Madrid).
- Esportazione del modello: alla luce del crescente interesse che il modello dell'Agenzia ha destato in campo internazionale, il Comune di Bari insieme alle Città di Goteborg, Niš, Vranje, Gjilan e Skopje ha elaborato un progetto di sistematizzazione e formazione tecnica affinché in queste città possa crearsi una struttura analoga. Le funzioni dell'ufficio sono state illustrate anche a Città del Messico a seguito dell'invito ricevuto dal Consigliere per gli Affari Giuridici e Sociali della capitale messicana.