Documento Programmatico Preliminare (DPP)
L’Amministrazione Comunale nel 2006 ha ritenuto fondamentale avviare processi di pianificazione e programmazione per individuare nuove modalità di sviluppo sostenibile e adeguato ai grandi cambiamenti culturali degli ultimi decenni. Nel 2007 e' stato avviato il processo di pianificazione strategica dell'intera area metropolitana, conclusosi nell'ottobre 2008, con un ricco documento di visione e di programmazione multidisciplinare di sviluppo. Nel 2008, con l’allora Assessore all’Urbanistica dr. Ludovico Abbaticchio, sono state tracciate le linee guida dell'Amministrazione per la redazione del DPP propedeutico alla redazione del nuovo PUG e, conseguentemente, affidato l'incarico ai progettisti attraverso una gara che ha permesso di individuare un ottimo gruppo di progettisti ben integrati e coordinati dal prof. Gianluigi Nigro (ordinario di urbanistica all'Università di Roma) che, in collaborazione con i tecnici comunali diretti dall’architetto Anna Maria Curcuruto, ha redatto il DPP, il Documento programmatico preliminare propedeutico al varo del Piano urbanistico generale (PUG) della città.
Sono state recepite e rielaborate tutte le informazioni, dati e documentazioni di analisi predisposte per altre attività di programmazione territoriale ai diversi livelli, nonché, condivise le analisi e proposte di indirizzo del Piano Strategico. Sono stati svolti vari incontri con gli stakeholders e le istituzioni, nonché, un primo forum pubblico per scambiare informazioni sul tema e prospettare i primi indirizzi del DPP. Il Documento Programmatico Preliminare, nel marzo 2009, e' stato approvato in Giunta ed avviato all'approvazione del Consiglio Comunale, ma non e' stato possibile procedere alla sua approvazione entro il termine dello scorso mandato amministrativo. Con l’inizio della nuova fase amministrativa, a seguito del conferimento di Assessore all'Urbanistica all'ing. Raffaele Sannicandro, già precedentemente investito della delega al Piano Strategico, da parte del Sindaco dott. Michele Emiliano, è ripartito l'iter procedurale con una serie di nuovi incontri informativi con il nuovo Consiglio Comunale e le forze sociali e professionali, fino alla Conferenza “Bari Futura” del 16 e 17 giugno scorso. Nel prossimi mesi sono stati programmati ulteriori incontri preparatori e da settembre sarà riavviata la procedura approvativa per il Consiglio Comunale.
Non vi sono ancora dati quantitativi dettagliati sui costi necessari per la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi, in quanto questa analisi sarà oggetto della successiva fase di redazione del PUG. Comunque e' importante comprendere l'approccio del DPP totalmente modificato rispetto alle vecchie norme urbanistiche. Infatti, le nuove procedure prevedono rapporti partenariali pubblico-privato finalizzati a realizzare contestualmente all'edilizia privata (residenziale, commerciale, produttiva ecc.) le infrastrutture di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché, i servizi necessari ad una adeguata qualità urbana, ambientale e della vita dei cittadini. Una quota delle volumetrie edificabili è riservata al Comune e compensa sia i trasferimenti perequativi di volumetrie da suoli non più edificabili, sia i costi necessari a realizzare servizi di pubblica utilità.
Il DPP e il PUG seguiranno l’adozione dell’adeguamento dell’attuale PRG al PUTT (piano paesaggistico), che fotografa la situazione territoriale circa le rilevanze e i luoghi soggetti a tutela. Inoltre, l'analisi conoscitiva del quadro ambientale diventa uno degli elementi fondamentali dello studio di base contenuto nel DPP.
Da questo studio scaturisce la proposta di piano basata su due elementi strutturali:
- la rete ecologica (costituita essenzialmente dal sistema delle lame e la costa) e la rete della mobilità che punta principalmente allo sviluppo del trasporto pubblico in sintonia con il PUM (piano metropolitano della mobilità) e il piano regionale dei trasporti.
Dal punto di vista delle politiche abitative, i temi fondamentali sono:
- la riqualificazione delle periferie e dei quartieri esistenti mediante interventi di ricucitura e rigenerazione del tessuto edificato;
- il riuso di siti dismessi attraverso la loro bonifica e valorizzazione immobiliare attraverso accordi di programma di iniziativa pubblica e finalizzati a realizzare in queste aree servizi e "luoghi urbani"che migliorino la qualità' della vita dei residenti.
L’approvazione del Nuovo Piano Regolatore della Città, entro questo mandato amministrativo, comporterebbe un grande impulso per il miglioramento della qualità urbana:
- la realizzazione di una rete ecologica di parchi urbani che migliorino la qualità" ambientale;
- l'implementazione e razionalizzazione di una rete di mobilità' basata sul trasporto pubblico su ferro e su tranvie urbane;
- la riconnessione delle smagliature e dei vuoti urbani attraverso interventi integrati di alta qualità' architettonica;
- la realizzazione di progetti strategici che risolvano alcune zone nodali della città' (già individuate nel DPP come la stazione centrale e le aree ferroviarie, la zona portuale con la fiera e le connessioni trasportistiche, i quartieri periferici, ecc...) mediante concorsi di progettazione che assicurino elevata qualità architettoniche e funzionali.
Attraverso questo processo virtuoso basato sulla qualità' e sulla consapevolezza identitaria della città' e della sua interconnessione con la sua area metropolitana, si può immaginare una crescita del ruolo internazionale di Bari nella regione adriatica e nel Mediterraneo. Si potrà così configurare la Metropoli Terra di Bari come punto di riferimento culturale ed economico basato su elementi chiave dello sviluppo sostenibile: l’innovazione tecnologica, la qualità urbana, la pace sociale e l'accoglienza attraverso un equilibrato rapporto tra storia, tradizione, cultura e desiderio di crescita civile.