FAQ

L'istanza dovrà essere inoltrata presso gli uffici della Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata – Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) con allegata la documentazione prescritta sia dalla Deliberazione di Giunta Comunale 13 maggio 2014, n. 304, recante “Linee guida in materia di vigilanza e controllo sui sistemi di evacuazione dei fumi rivenienti da attività produttive ad inquinamento scarsamente rilevante, appartenenti alla categoria degli esercizi commerciali del settore alimentare (ristoranti, pizzerie, friggitorie ecc.) ed attività a queste assimilabili – approvazione linee guida” sia dall’Ordinanza del Dirigente della Ripartizione Tutela Ambiente, Sanità e Igiene 15 maggio 2014, n. 502, inerente l’applicazione delle citate “Linee guida”, recante “Disposizione tecniche in materia di vigilanza e controllo sui sistemi di evacuazione dei fumi rivenienti da attività produttive ad inquinamento scarsamente rilevante, appartenenti alla categoria degli esercizi commerciali del settore alimentare (ristoranti, pizzerie, friggitorie ecc.) ed attività a queste assimilabili”.

Trattandosi d’immobile pervenuto a seguito di trasferimento da procedura esecutiva immobiliare, il combinato disposto dall’art. 46 comma 5 del DPR 380/01 (testo unico per l’edilizia) e dall’art. 32 comma 28 della legge 326/03 (condono edilizio) consente, qualora le “RAGIONI DI CREDITO” in carico all’esecutato fossero antecedenti all’01/10/2003 entrata in vigore del D.L.269/03) e l'abuso realizzato entro il 31/03/2003 di accedere alle procedure ricollegabili al condono edilizio, producendo apposita richiesta entro 120 gg dalla data del provvedimento di aggiudicazione. Per la presentazione della richiesta può essere utilizzata la modulistica pubblicata sul sito "Comune Bari", "Area tematica: Edilizia e Territorio", "Ufficio Urbanistica e documentazione", "Modulistica per il Cittadino". Il modulo citato deve essere consegnato ai nostri uffici, Rip. Urbanistica e edilizia Privata _S.U.E. siti in Bari Via Abbrescia civ. n. 86, debitamente compilato con i seguenti allegati:

  1. Attestazione oblazione;
  2. Attestazione versamento contributo di costruzione
  3. Decreto trasferimento dell'immobile;
  4. Documentazione fotografica;
  5. Elaborati grafici a chiarimento dell'abuso a sanarsi;
  6. Accatastamento dell'immobile.

Ulteriore documentazione Le sarà richiesta ad avvenuta istruttoria tecnica della richiesta e prima del rilascio del relativo titolo edilizio in sanatoria.

La possibilità di sanare è dato da quanto previsto dal DPR /380/01 (Testo unico dell'edilizia DPR 380/ 01) all'art. 36 che prevede l'istituto "dell'accertamento di conformità". Tale istituto prevede che debba verificarsi la doppia conformità correlata alla "norma urbanistica/edilizia in vigore al momento in cui è stato commesso l'abuso" con la norma urbanistica/edilizia vigente al momento della richiesta d'accertamento di conformità. Verificate queste condizioni sarà possibile accertare/sanare l'ampliamento. Le sanzioni previste sono quelle previste, in funzione degli abusi, dall'art. 36 del DPR 380/01. E' necessario, per avviare tale procedura, rivolgersi a tecnico abilitato alla professione: arch, ing, geom ecc...

Progetti strutturali in sanatoria
Per tutte le strutture in C.A. realizzate senza alcun titolo, in epoca successiva alla classificazione sismica dell'intero territorio nazionale (Ordinanza PCM 351 9 del 28 aprile 2006, All. 1b - Pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale) e per tutti gli interventi che esulano dalla casistica delle cosiddette "opere minori" ai sensi della D.G.R. n. 1309/2010, per cui ad oggi il proprietario, volesse regolarizzarne l'esistenza mediante presentazione al S.U.E. di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D .P.R. n. 380/01 e s.m.i., dovrà essere espletata la procedura di cui agli artt. 98 (comma 3) e 100 del DPR n . 380/01 per il quale si applica il regime autorizzativo di cui all'art. 94 del D.P.R. n. 380/01 e s.m.i . secondo quanto indicato al p.to 4 della circolare della Regione Puglia AOO_064_06/07/2010-0063622 (vedi link: http://www.regione.puglia.it/www/web/files/opere_pubbliche/circolare_esplicativa_funzioniin_materia_ edilizia_ultima.pdf ), per cui in caso di parere tecnico favorevole al rilascio del PdC in accertamento di conformità, l'iter è il seguente:

  1. Accertamento dell'abuso da parte dell'organo di vigilanza competente, ovvero autodenuncia del proprietario;
  2. Apertura procedura penale;
  3. Chiusura del procedimento penale mediante DECRETO DI CONDANNA da parte del giudice, con cui lo stesso non reputi che l'oggetto debba essere demolito;
  4. Istanza di accertamento di conformità (da presentare presso lo S.U.E. dell'Ufficio Tecnico Comunale);
  5. Parere favorevole da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale;
  6. Richiesta adempimenti da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale all'istante;
  7. Presentazione ai sensi dell'art. 94 del D.P.R. n . 380/01 e s.m.i., presso lo S.U.E. dell'Ufficio Tecnico Comunale, del progetto strutturale accompagnato unitamente al DECRETO DI CONDANNA da parte del giudice, con cui l'istante chiede l'autorizzazione al competente Ufficio Tecnico della Città Metropolitana (ex Provincia);
  8. Trasmissione del progetto da parte del S.U.E. all' Ufficio Tecnico della Città Metropolitana (ex Provincia);
  9. Rilascio dell'autorizzazione da parte dell' Ufficio Tecnico della Città Metropolitana (ex Provincia ) all'istante e per conoscenza al S.U.E. PROPEDEUTICA AL RILASCIO DELL'ACCERTAMENTO DI CONFORMITA' DA PARTE DEL S.U.E.;
  10. in assenza di PdC in accertamento di conformità , ovvero di parere contrario da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale, ovvero in caso di mancato rilasci o dell'autorizzazione da parte del competente ufficio della Città Metropolitana, il S. U.E. POS Controllo del Territorio procederà con l'adozione dell'Ordinanza di demolizione ai sensi d ell'art 104 n. 5 del D.P.R. 380/01 e smi..
Le opere che si intende eseguire (spicconatura dell 'intonaco ammalorato da un muretto di recinzione, rifacimento dell'intonaco prima rimosso e tinteggia tura dello stesso muretto), costituiscono intervento di manutenzione ordinaria (come descritto all'art.3, comma 1. lettera a) del T.U.E. - DPR 380/01) per l'esecuzione delle quali, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera a) dello stesso T.U.E. non è previsto l'ottenimento di alcuna autorizzazione edilizia dal Comune, pertanto è possibile la presentazione di una CEL. La comunicazione CEL è una procedura semplice e alla portata di tutti, assolutamente gratuita, che non prevede il coinvolgimento di un tecnico, che è di immediata efficacia e che, però, serve solo per alcune categorie di opere di manutenzione ordinaria ed è riservata solo a quei soggetti che possono avvalersi dello sgravio fiscale (in riferimento alle istruzioni impartite dall'Agenzia delle Entrate circa la necessità di comunicare l'entità e la natura delle opere al Comune).

Il campo relativo all'impresa deputata all'esecuzione dei lavori, la cui compilazione è obbligatoria, nel caso di CIL tardiva deve essere riempita con i dati del soggetto dichiarante.

L'applicazione del c.d. "piano casa" (art. 3 – inte rventi straordinari di ampliamento Legge Regionale n. 14/2009 e s.m.i.), non pone limitazioni in ordine alla allocazione degli ampliamenti, nel rispetto però delle distanze minime e delle altezze massime fissate dalle norme urbanistiche del Piano Regolatore Generale che comunque devono essere in contiguità fisica con rispetto all’intero fabbricato. Pertanto l’ampliamento su balcone pertinenziale può essere eseguito con tale misura straordinaria con la limitazione del 20% fino ad un massimo di 300 mc della volumetria dell’intero edificio, indipendentemente dal regime delle proprietà, pertanto andrà redatto un atto notarile registrato e trascritto di compravendita/divisione tra tutti i proprietari delle unità immobiliari facenti parte dell’edificio condominiale, della cubatura riveniente dal piano casa. Una volta individuata in maniera ufficiale ed univoca la quantità di volume da realizzare chi ha interesse può procedere alla presentazione della pratica edilizia per la realizzazione dell'ampliamento (SCIA, Permesso di Costruire).
Con la S.C.I.A. si possono iniziare i lavori immediatamente dopo la presentazione della Segnalazione in Comune. Essa ha validità di 3 anni. Il Comune ha tempo 60 giorni per verificare tutta la documentazione prodotta e chiedere eventuali documenti integrativi. Qualora l'opera da realizzare sia in contrasto con la normativa vigente, il Comune ordina l'interruzione dei lavori e l'eventuale rimessa in pristino, relativamente alle opere non conformi.
Perseguendo l'obiettivo di rendere la Città sempre più trasparente per il cittadino, da qualche tempo tutto quello che le può servire è consultabile in via informatica sul sito del comune di Bari seguendo il seguente percorso: "Comune di Bari", area tematica "Edilizia e Territorio", "Ufficio Urbanistica e documentazione". Qui troverà la normativa di PRG, la cartografia di riferimento, il regolamento edilizio vigente.
Per poter conoscere gli estremi della documentazione edilizia relativa ad un’unità immobiliare sita nel territorio del comune di Bari occorre presentare formale richiesta di accesso agli atti alla Ripartizione Governo e Sviluppo Strategico del Territorio. La procedura e la modulistica sono reperibili al seguente link https://www.comune.bari.it/web/edilizia-e-territorio/accesso-agli-atti-procedura-e-modulistica

La procedura tecnico - edilizia da utilizzare per gli interventi di manutenzione straordinaria quali, nella fattispecie, la ridistribuzione degli spazi interni di una unità immobiliare destinata ad ufficio, è la CIL (comunicazione di inizio lavori). La suddetta procedura è attivabile solo dai tecnici (agronomi, architetti, geometri, ingegneri, periti edili) regolarmente iscritti nei rispettivi ordini/collegi/albi di appartenenza, che non abbiano in corso sospensive dai medesimi, previo registrazione sul portale istituzionale del comune di Bari (http://sue.comune.bari.it/). La CIL si compone di due sezioni separate, la parte 1 e la parte 2:

  1. per la parte 1 è necessaria la compilazione "on-line" attivando il link http://sue.comune.bari.it/ al termine della quale, successivamente all'inoltro, è necessario stampare il PDF generato dal sistema, il quale attribuisce al documento un numero di processo che - al momento della presentazione presso i ns sportelli del materiale cartaceo - servirà per il discarico della pratica dal web, da far pervenire al front-office;
  2. la parte 2 è ugualmente disponibile sul portale, ma la sua compilazione avviene "in locale" e deve essere comunque stampata per essere successivamente consegnata direttamente presso il front-office unitamente alla parte 1 e agli allegati di rito.

La CIL è assoggettata al versamento dei diritti di segreteria (pari a 80,00 €) da versare in c/c postale, con bonifico bancario (per i numeri di conto e l'IBAN, accedere al link http://www.comune.bari.it) oppure, disponendo di una carta di credito, direttamente da portale.
I codici numerici (VCYL per i c/c postali, il CRO per i bonifici, o il numero d'ordine per i versamenti da portale) devono essere inseriti nel relativo spazio "diritti di segreteria" che nella parte 1 di 2 è chiesto di riempire. Gli allegati da produrre, e consegnare a mano (o far recapitare per posta o per corriere - considerando che l'attivazione giuridica della procedura avviene nel momento del discarico dal web, in occasione del quale viene attribuito alla procedura - in tempo reale - un numero progressivo e il numero di protocollo) consistono in:

  1. pianta dello stato dei luoghi (quotata, con indicazione delle destinazioni e delle altezze dei locali)
  2. pianta dello stato modificato (quotata, con indicazione delle destinazioni e delle altezze dei locali)
  3. bilancio di produzione dei rifiuti (modello 6 - allegato)
  4. dichiarazione congiunta committente-impresa/e incaricata/e della esecuzione delle opere (modello 19 - allegato)
  5. eventuale autorizzazione della proprietà, nel caso in cui il soggetto proponente non coincida con il soggetto proprietario dell'immobile (modello 4 - allegato)
  6. autocertificazione dell'impresa/delle imprese (modello 9 - allegato)
  7. autocertificazione del tecnico asseverante (modello 17 - allegato)
  8. copia della nota di deposito delle progettazioni impiantistiche di cui al D.M. 37/08 e ss.mm.ii. presso la P.O.S. Energia e sicurezza degli impianti del Comune di Bari (Via Giulio Petroni 106), ovvero dichiarazione, resa dal tecnico incaricato, di insussistenza dell'adempimento (motivata).

Al termine dei lavori, non obbligatoria ma opportuno a garanzia dell'intervento, la procedura si completa facendo pervenire al front - office la comunicazione di fine lavori e collaudo (modello 7 - allegato) unitamente alla variazione catastale (DOCFA completo + ricevuta di presentazione).
Sperando di essere stato sufficientemente esaustivo, passo a salutarla restando a disposizione per ogni ulteriore richiesta o necessità di informazioni.