PUE Bari Costasud
Il PUE Bari CostaSud ha origine a partire dalla proposta ideativa vincitrice del concorso e si fonda sulla concreta possibilità di costruire lo sviluppo futuro della città ed in particolare di Costa Sud come una città-paesaggio.
Il Piano esecutivo prevede l’aggiornamento della pianificazione urbanistica nella zona a sud-est dell’abitato cittadino “Bari Costa Sud” con la contestuale previsione del Parco Costiero, urbanizzazione secondaria dello stesso, finalizzato alla conservazione di ambiti caratterizzati da elevata rilevanza ambientale, paesaggistica e architettonica attraverso azioni di monitoraggio, per salvaguardarne l’integrità e il valore patrimoniale, e preservarli dalla crescita dell’ambito urbano e incentivarne l’uso paesaggisticamente compatibile.
La proposta si pone l’obiettivo generale della costruzione di una nuova pianificazione a scala locale che persegua ed incentivi strategie di riqualificazione dell’esistente e di risparmio di suolo non urbanizzato e caratterizzato da elevata rilevanza ambientale, paesaggistica e architettonica anche attraverso l’attivazione di operazioni di compensazione urbanistica e meccanismi premiali.
La pianificazione è volta a costruire una forma di città nella quale i valori dell’“ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, […] nell’interesse delle future generazioni” e del paesaggio, costituzionalmente tutelati - anche in esito alla recente novella dell’art.9 Cost. - sono al centro dei processi di costruzione e rigenerazione, organizzata come luogo a “densità variabili” nel quale il paesaggio agricolo assume un ruolo urbano, elemento di connessione ecologica e ambientale e luogo da vivere nella quotidianità.
In particolare gli obiettivi specifici del PUE sono:
- il recupero del paesaggio costiero;
- il riscatto del territorio con vocazione agricola dalle previsioni edificatorie di PRG;
- la rigenerazione dei quartieri esistenti e il completamento delle aree caratterizzate da debole urbanità e rappresentatività dello spazio pubblico;
- la riformulazione dell’assetto infrastrutturale dell’ambito di intervento con una particolare attenzione al supporto alla “mobilità attiva”;
- la revisione delle politiche agricole sul territorio periurbano.